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Il cuore di Dioniso consiglia i seguenti percorsi per visitare sia Selinunte che tutta la Sicilia occidentale. Alcuni di questi percorsi sono inusuali e fuori dai classici tour, in modo da scoprire una parte della Sicilia che non è valorizzata come merita.

  

Selinunte e Cave di Cusa

 

1° percorso classico: Selinunte e Cave di Cusa (mare)

Il Parco archeologico di Selinunte resta aperto dalle 9.00 alle 18.00 (biglietteria), chiusura ore 19.00 (orario estivo). La visita inizia dalla collina orientale con il tempio E di Afrodite-Era, F di Dioniso e G di Apollo. Si può anche visitare il baglio Florio che dovrà essere adibito ad antiquarium. La visita può essere effettuata con le navette elettriche (servizio privato a pagamento) o con i propri mezzi. In questo caso una volta visitata la collina orientale bisogna riprendere l’auto al parcheggio e spostarsi in un altro parcheggio che si trova sotto l’Acropoli (si tratta del parco archeologico più vasto d’Europa). Arrivati si sale a piedi sull’acropoli e la si visita, si consiglia di ammirare la scenografia dei luoghi, sia dalla collina orientale guardando il mare e l’Acropoli che dall’Acropoli guardando il mare e la collina orientale. Per gli amanti del mare è possibile scendere dall’acropoli attraversando il ponte sopra l’antico fiume Selinus per raggiungere la spiaggia e poi nuotare ammirando i templi. Dalla spiaggia si prosegue per il Malophoros dove i Selinuntini compivano i misteri eleusini e le cerimonie per i defunti. In ultimo si può raggiungere la fontana della gaggera, antica fonte d’acqua utilizzata dai Greci; difronte alla fontana si trova un piccolo museo dove sono custoditi alcuni reperti di Selinunte.

Nel pomeriggio si possono raggiungere le Cave di Cusa, in località Campobello di Mazara, distanti 15 chilometri, da dove i Greci estraevano i blocchi di pietra per costruire i templi. Si tratta di un unicum al mondo rimasto incontaminato per 2500 anni in quanto queste cave furono abbandonate improvvisamente quando l’esercito cartaginese in lotta con Selinunte si approssimava alla città.

 

 

Castelvetrano e Mazara del Vallo

 

Castelvetrano dista soli 10 km dal Cuore di Dioniso. Arrivati a Castelvetrano in Piazza Regina Margherita consigliamo di parcheggiare e iniziare la visita della città partendo dalla Chiesa di San Domenico, costruita nel 1470 per volere dei Tagliavia Pignatelli Aragona Cortez signori di Castelvetrano,  e dove fu sepolto Carlo D’Aragona governatore di Milano nel  tempo in cui è ambientato il romanzo del Manzoni “I promessi sposi”. Nella stessa piazza è possibile visitare la bella chiesa di San Giovanni. A piedi si può facilmente raggiungere il Sistema delle Piazze dove è ubicato il bellissimo teatro Selinus, progettato dal Patricolo. Nello stesso luogo era ubicata una locanda dove soggiornò nel ‘700 Wolfgang Goethe durante il suo viaggio in Italia. Inoltre nel Sistema delle Piazze è possibile ammirare il palazzo Pignatelli, la Chiesa Madre e la Fontana della Ninfa. In via Garibaldi (a circa 300 metri dal Sistema delle Piazze) è ubicato un piccolo museo dove è custodito uno splendido bronzo arcaico che rappresenta Dioniso Íakchos erroneamente scambiato per un “Efebo”.  Ripresa l’auto è possibile anche visitare a circa 4 km di distanza la bellissima Chiesa Arabo-Normanna della Trinità di Delia.

Proseguire per l’autostrada A 29 direzione Mazara del vallo dove è possibile visitare il magnifico bronzo che rappresenta Dioniso come satiro danzante, la piazza del vescovato, la chiesa madre, il porto canale, il quartiere della casbah.

 

Marsala, Mozia, Trapani, Erice e Segesta

 

Marsala si raggiunge mediante l’autostrada per  Mazara del vallo e proseguendo per una strada statale.  Arrivati a Marsala si possono visitare le cantine Florio e la nave punica. Proseguendo per la via del Mare si raggiunge la riserva dello Stagnone dove è possibile visitare le saline e prendere una barca che vi porterà alla vicinissima isola di Mozia importante sito archeologico punico. Qui nel museo Whitaker (famiglia inglese arricchitasi con il commercio del Marsala) è custodita la splendida statua Greca in marmo (molto probabilmente presa come bottino di guerra quando Selinunte fu espugnata dai Punici) che rappresenta un Auriga vincitore di un’olimpiade (tanto è vero che è stata esposta a Londra durante tutto il periodo delle olimpiadi). Proseguendo per la via del Sale si raggiunge Trapani dove è possibile visitare il museo Pepoli con i suoi settori delle opere in corallo, di maiolica, degli ori, degli argenti e della scultura presepiale.  Da Trapani si può andare, anche in funivia, ad Erice,  luogo privilegiato per gli studi degli eruditi e le preghiere dei religiosi. Fatta di stradine strette e tortuose, archi tipicamente medioevali, cortili riccamente decorati e piccole botteghe mantiene immutato ancora oggi il suo antico fascino.

Tornando verso il Cuore di Dioniso, se si vogliono gustare i migliori cannoli siciliani e quindi del mondo, bisogna prendere l’uscita per Dattilo dove si trova un piccolo bar che vende questi cannoli. Si riprende l’autostrada A29 sempre direzione Mazara del Vallo, e si prende l’uscita per Segesta dove è possibile visitare il luogo archeologico Elimo di Segesta. Finita la visita si riprende l’autostrada sempre direzione Mazara del vallo per ritornare a Selinunte dallo svincolo Castelvetrano Selinunte.  

 

Monreale e Palermo

 

Si raggiunge Palermo dall’autostrada A 29 in appena un’ora. Siccome Palermo è piuttosto caotica e con difficoltà di posteggio, si consiglia per questa meta di servirsi di una guida autorizzata.

 

Per info e prenotazioni contattare:

 

 

Dott.ssa Leandra Mastrilli

3347951079

 

Dott.ssa Marica D'Agostino

3319942408

 

 

Email: walkingtourpalermo@libero.it

 

Tour primo giorno:

 

Piazza Marina

Carceri dell'Inquisizione spagnola ( Steri)

Palazzo Abatellis

Palazzo Mirto

Oratorio di San Lorenzo

4 canti

Fontana pretoria

Chiesa S. Cataldo

Chiesa della Martorana

Chiesa S.S. Salvatore e cupola

Cattedrale

 

 

Tour secondo giorno:

 

 

Monreale Duomo

Catacombe

Palazzo dei Normanni

Cappella Palatina

Teatro Massimo

Museo archeologico Salinas

Statua Epicarmo (inventore della commedia) accanto palazzo delle poste

Mercato Vucciria

Castello della Zisa

Villino Florio

La Cuba

 

 

Eraclea Minoa, Scala dei Turchi, Agrigento

 

Per visitare questi 3 luoghi si deve prendere la super strada Selinunte – Agrigento. Dopo 65 km si incontra il sito di Eraclea Minoa, città fondata da Selinunte che con il fiume Platani delimitava ad est il territorio di Selinunte da quello Agrigentino. Da ammirare la bellissima spiaggia e la pineta, oltre al piccolo teatro ed il museo.  Proseguendo per altri 25 km si arriva alla Scala dei Turchi, suggestiva costa a terrazze dal colore bianco, da evitare nelle settimane estive per il troppo affollamento. Proseguendo per gli ultimi 13 km si raggiunge Agrigento, dove si consiglia di non mancare di visitare la casa di Pirandello ed il bellissimo museo.

 

 

Cantine Feudo Arancio, Santa Margherita Belice, Ruderi di Poggioreale, Salemi

 

Prendere la superstrada per Menfi, e girare a sinistra allo svincolo per Menfi. Giunti in fondo a destra verso C.da Portella Misilbesi  si trova la cantina Feudo Arancio che coltiva qui, in Sicilia, le proprie uve. Settecento ettari di vigneti in cui ogni appezzamento di terreno è coltivato con singole varietà in purezza accuratamente selezionate.

Proseguire in direzione Santa Margherita Belice che è la vera Donnafugata del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Nei suoi racconti Tomasi di Lampedusa descrive il viaggio che la famiglia faceva per andare da Palermo a Santa Margherita Belice. Arrivavano a Castelvetrano in treno da dove venivano presi dai Landau di famiglia, per essere portati a Santa Margherita passando da Partanna, il paese dove viveva la duchessa di Floridia Lucia Migliaccio moglie del principe di Partanna che in seconde nozze posò il Re Ferdinando II re delle due Sicilie dopo la morte della moglie Maria Carolina sorella di Maria Antonietta. Ferdinando e le bellissima vedova si conobbero a casa del principe Cutò, bisnonno materno di Giuseppe Tomasi di Lampedusa quando Ferdinando e Maria Carolina dovettero riparare in Sicilia a causa della conquista di Napoli da parte di Napoleone. La descrizione del viaggio in Landau poi venne trasferita nel famoso romanzo “Il Gattopardo”. Nel paese si può visitare la parte anteriore del palazzo del principe dove è anche presente un manoscritto originale del Gattopardo. Ripresa la strada statale si prosegue per i “Ruderi di Poggioreale” una città bellissima prima del terremoto del ‘68 che avrebbe dovuto essere restaurata come Santa Margherita Belice, e invece è stata abbandonata. Una strada interna conduce a Salemi dove è possibile visitare la parte antica della città, purtroppo un po’ degradata, il castello Arabo Normanno, la giudecca e il rabato dove gli ebrei e gli islamici convivevano in armonia assieme ai siciliani.

 

Favignana, Levanzo e Marettimo

 

Prendere l’autostrada per Trapani e andare al porto dove si può scegliere come visitare le isole, noleggiando una barca, con il traghetto, l’aliscafo, oppure con delle motonavi che fanno un tour organizzato delle isole. A Favignana si consiglia di visitare le antiche fabbriche dove si lavorava il tonno e la cittadina che i Florio avevano costruito per i loro operai.

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Il Cuore di Dioniso è un antico baglio siciliano, adibito ad hotel dai suoi proprietari...

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